Descrizione
Andrea Locatelli (Roma, 1695 – Roma, 1741)
Mercurio e Argo
Olio su tela, cm 95×80.
Dagli anni ’20 del Settecento Andrea Locatelli, il cui stile era già considerato internazionale, amplia e rende più nitide le sue tele; la lezione di Dughet e van Bloemen è ormai già assorbita, e si arricchisce della sua capacità di rendere l’ambiente naturale più terso, equilibrato, quasi come studiato dal vivo. La tavolozza si alleggerisce, i toni risultano più leggeri, gli elementi più limpidi. Il pittore trascorrerà quasi tutta la sua vita a Roma, fatta eccezione per il significativo periodo trascorso a Rivoli per i Savoia, e la sua lealtà al paesaggio romano si mostra qui in tutta la sua evidenza.
L’inserimento di figure mitologiche all’interno dei vasti spazi naturali è tipica di gran parte della produzione dell’artista: qui viene illustrato il momento in cui Mercurio suona il flauto per far addormentare il vigile pastore Argo. Alle loro spalle è presente anche Io, la ninfa tramutata da Giove in una giovenca, che Argo aveva il compito di vegliare su ordine della gelosa dea Giunone.
Il tema è affrontato dal pittore anche in un celebre quadro ora all’Hermitage di San Pietroburgo e dimostrano la volontà, da parte del vedutista settecentesco, di utilizzare l’episodio mitologico per raccontare una favola intima, discreta, totalmente immersa dell’ambiente rurale.
Bibl.: Il Settecento a Roma (catal.), Roma 1959, pp. 144 s.;
Busiri Vici, A. Locatelli e il paesaggio romano del Settecento, Roma 1976.
Il nostro riferimento: A05023